Dopo la Giornata della Grande Unione tra la Transilvania e la Romania del 1° dicembre 1918, l’Università Babeș-Bolyai fu ubicata a Cluj e inaugurata il 1° febbraio 1920 alla presenza del Re Ferdinando e della famiglia reale. In quell’occasione erano presenti anche rappresentanti degli alleati della prima guerra mondiale e di Paesi neutrali.
L’anno seguente, lo stato italiano donò alla Romania cinque copie della Lupa Capitolina. Una copia fu inviata a Bucarest, una seconda a Cluj, una terza a Chişinău, una quarta a Timişoara e una quinta a Târgu-Mureş.
Simboleggiavano l’unità dei rumeni da tutte le parti del Paese e la loro latinità.
Il monumento a Cluj-Napoca, portato a Cluj da una delegazione di 200 italiani, per lo più studenti, è una fedele copia della Lupa Capitolina, con la presenza di Romolo e Remo. Fu aggiunto un bassorilievo dell’imperatore Traiano, eseguito dallo scultore Ettore Ferrari, insieme alla scritta:
Alla città di Cluj, Roma Madre, MCMXXI
L’allora sindaco rumeno di Cluj, Iulian Pop, ha inaugurato il monumento il 28 settembre 1921 alla presenza di oltre 25.000 residenti.
Camminare in Romania e imbattersi in una delle cinque Lupe Capitoline donate dall’Italia è un’emozione singolare che molti turisti italiani hanno certamente provato.